Invito al Viaggio
(da C. Baudelaire – F. Battiato)
Ti invito al viaggioIn quel paese che ti somiglia tanto.
I soli languidi dei suoi cieli annebbiati
Hanno per il mio spirito l'incanto
Dei tuoi occhi quando brillano offuscati.
Laggiù tutto è ordine e bellezza,calma e voluttà.
Il mondo s'addormenta in una calda luce di giacinto e d’oro.
Dormono pigramente i vascelli vagabondi Arrivati da ogni confinePer soddisfare i tuoi desideri.
Il nostro personale augurio è che voi, attraverso il soggiorno in questa "magnetica" porzione di Paradiso, possiate compiere un viaggio all'interno di voi stessi, e finalmente incontrarvi e conoscervi.
Sarà sicuramente un viaggio "speciale", un "viaggio dell'anima" e quindi...buon cammino!!
Con Amicizia, lo Staff dell'Agriturismo Anticafonte di Assisi.
La Religione in Umbria
San Francesco, Ponte tra Oriente e Occidente
In San Francesco si reintegra l'Armonia con il Cosmo. Nascosto nelle sfere profonde dell'essere umano dei nostri giorni, si avverte profondamente il bisogno di Riconciliazione e di Armonia, il Ritorno alla Natura, ed è in questo senso che deve essere intesa l'attualità e la modernità dell'insegnamento di Francesco.Le filosofie e le religioni dell'India scaturiscono da un profondo contatto con la Natura, sentita come "Madre"; si comprende pertanto perchè Francesco sia il Santo più vicino al cuore dell'India.
San Francesco d'Assisi(Assisi, 26 settembre 1182 - 3 ottobre 1226)
San Francesco è stato ed è tutt'oggi uno dei santi più amati dalla gente, specialmente per il suo spirito di umiltà e povertà. Nei luoghi dove ha trascorso la sua vita sono nati dei santuari, i principali dei quali sono:
- Basilica di San Francesco ad Assisi
- Basilica di Santa Maria degli Angeli ad Assisi, che contiene la Porziuncola e la Cappella del Transito dove egli morì
- San Damiano ad Assisi
- Eremo delle Carceri, presso Assisi
- Santuario di Rivotorto presso Rivotorto di Assisi, che contiene il Sacro Tugurio, una prima dimora di San Francesco
Conosciuto anche come "il poverello d'Assisi", la sua tomba è meta di pellegrinaggio per decine di migliaia di devoti ogni anno. La città di Assisi, a motivo del suo illustre cittadino, è assurta a simbolo di pace, soprattutto dopo aver ospitato i due grandi incontri tra gli esponenti delle maggiori religioni del mondo, promossi da Giovanni Paolo II nel 1986 e nel 2002, e da Benedetto XVI nel 2011.Oggi, San Francesco d'Assisi è uno dei santi più popolari e venerati del mondo. Oltre all'opera spirituale, Francesco, grazie al Cantico delle Creature, è riconosciuto come uno degli iniziatori della tradizione letteraria italiana.Oltre alla vita attiva Francesco, forse ammalato, sentiva continuamente l'esigenza di ritirarsi in luoghi solitari per ritemprarsi e pregare (luoghi come, ad esempio, l'Eremo delle carceri di Assisi, sulle pendici del monte Subasio; l'Isola Maggiore sul lago Trasimeno; l'Eremo delle Celle a Cortona). Tali posti offrivano al frate il silenzio e la pace che gli consentivano una più intima preghiera.Tra il 1224 e il 1226, ormai gravemente malato agli occhi, compose il Cantico delle Creature. L'ispirazione del Cantico è incentrata su di un motivo: l'umile, gioiosa accettazione di tutta la vita che palpita in noi e attorno a noi, perchè essa, provenendo da un Dio che è gioia suprema, bontà, amore, non può non avere un'autentica bontà e bellezza. Queste sono attestate da tutte le cose: l'acqua, il sole, la terra, il fuoco, i fiori, le stelle, armoniosamente disposti in questo grandioso universo.L'uomo può dunque sentire la presenza amorosa e paterna di Dio per tutto il Creato e sentire fratelli tutti gli esseri, nati da un unico Padre.
Santa Chiara(Assisi, ca.1193 – 11 agosto 1253)
Santa Chiara è stata una religiosa italiana, collaboratrice di San Francesco e fondatrice delle Monache Clarisse: è stata dichiarata santa da Papa Alessandro IV nel 1255. Il 17 febbraio 1958 venne dichiarata da Papa Pio XII santa patrona della televisione e delle telecomunicazioni.La principale chiesa dedicata a Chiara è la Basilica di Santa Chiara ad Assisi, dove si trova sepolta.Chiara di Assisi può essere definita una donna "tra silenzio e memoria" per molteplici ragioni. La prima è la sua storia personale. Chiara infatti ha scelto di vivere tutta la sua vita raccolta in un silenzio monastico. Si dice che ella, insieme alle sue consorelle, aveva ottenuto la grazia particolare della mortificazione e del silenzio a tal punto che non fanno praticamente alcuna fatica a dominare i sensi e a frenare la lingua. Alcune di loro si sono così disabituate a parlare che, quando ne sono costrette per necessità, dimenticano quasi il modo corretto di pronunciare le parole. D'altra parte Chiara è una delle prime donne del Medioevo ad aver rotto il muro del silenzio: mentre la grande maggioranza delle donne medievali nelle fonti sono mute, la voce di Chiara, attraverso i suoi scritti, è pervenuta sino ad oggi.Nell'incontro con Chiara, Francesco ha accolto la parte femminile di se stesso, la sua tenerezza e Chiara ha accolto nella sua relazione con Francesco la parte maschile del suo essere, la sua forza. L'uno e l'altra hanno cacciato la paura dell'altro. Francesco non ha più avuto paura di essere tenero ed è divenuto forte. Chiara, tessendo la sua relazione con Francesco, ha sviluppato la sua tenerezza ed è divenuta forte. Francesco ha ritrovato in Chiara la sua mascolinità, la sua forza, e Chiara ha trovato in Fancesco la sua femminilità, il suo nutrimento, la sua tenerezza.
Il Paesaggio
Il Parco del Subasio è costituito dal sistema montano che prende il nome dal monte omonimo, che sorge quasi isolato all'estremità meridionale della catena limitando, a est, la Valle Umbra e dominandone dai suoi 1290 metri di altezza l'ampio paesaggio vallivo e collinare.Il Parco ha confini definiti dal corso del Tescio a Nord, dal torrente Chiona a sud-est, dal Topino ad Est e, nella parte sud-occidentale da una linea ideale che raccorda i due speroni del massiccio del Monte Subasio su cui sorgono Assisi e Spello e che corre parallela alla Valle Umbra.Dal punto di vista morfologico - territoriale l'elemento che contraddistingue questo territorio è il massiccio del Monte Subasio con la sua forma ellittica.Il Subasio, ha assunto carattere di sacralità e misticismo per le popolazioni umbre e questi elementi di spiritualità si sono rafforzati con San Francesco e le presenze del suo ordine monastico.Il Cantico delle Creature infatti è uno straordinario documento di ammirazione e di amore per la natura e il Monte Subasio, con i possibili riferimenti al Cantico, è anche il luogo più adatto a costituire un Parco Letterario a cui possono far da guida i versi del santo fraticello di Assisi.
L'ambiente naturale
La caratteristica forma arrotondata e le cittadine di Assisi e di Spello che si allungano lungo le pendici, rendono il Monte Subasio, facilmente identificabile nel panorama della pianura umbra.Il Monte separa e insieme collega, come cornice naturale, i centri storici di Assisi, Spello, Nocera Umbrae Valtopina. Le pendici del Subasio sono coperte da un importante alberatura caratterizzata dall'Olivo e da una vegetazione arborea naturale di Faggio e Leccio.Nell'area del Parco sono presenti borghi, rocche, ponti, fontanili. Chiese, santuari, conventi, abbazie, oratori, edicole che vanno ad incrementare il valore storico ed architettonico del territorio. Il susseguirsi di tutte queste piccole ma importanti opere, inserite in una cornice a forti connotazioni agricole e rurali, rappresenta una delle maggiori attrattive turistiche del territorio.Il Parco del monte Subasio, essendo una delle zone umbre dove la sentieristica è più sviluppata, per le sue caratteristiche geomorfologiche ed anche per le condizioni favorevoli delle correnti d'aria, si presta alla pratica di svariate attività quali il parapendio, trekking a cavallo, mountain bike ed escursionismo in genere.Tra le finalità del Parco del Monte Subasio vi sono la conservazione, la difesa e il ripristino del paesaggio e l'ambiente al fine di un corretto uso del territorio per scopi ricreativi, culturali, sociali, didattici e scientifici e per la qualificazione e valorizzazione delle risorse e dell'economia locale.Infine, sin da epoche remote, le pendici del Monte Subasio furono abitate dall'uomo. Due sono gli insediamenti più rilevanti e specificatamente Assisi e Spello, che hanno documentate origini romane ma con numerose tracce di popolazioni precedenti (Umbri).Quindi, nel territorio del Monte Subasio, storia, natura e cultura si fondono. Il Parco del Monte Subasio è infatti caratterizzato da un patrimonio con forti connotati non solo naturalistici ma anche antropici, ricchissimo di antiche tradizioni, di bellezze naturali, di valenze artistico-architettoniche, spirituali e religiose; in esso, quindi, la natura ben si coniuga con una presenza umana più che millenaria che ha lasciato molteplici testimonianze.San Francesco le ha dato una fama perenne estesa in tutto il mondo, che si aggiunge a quella degli incomparabili tesori d'arte che adornano le chiese di Assisi, al fascino delle sue vie e delle sue piazze, dei panorami aperti sulla pianura, del Sacro Convento e della Basilica, dell'Eremo delle Carceri chiuso tra lecci e querce, dell'antico Convento di S.Damiano.
La Vacanza in Umbria
L'Umbria racchiude in un territorio relativamente piccolo un patrimonio artistico e culturale di grande rilievo. Itinerari e percorsi d'arte, chiese, palazzi, edifici, abbazie, monumenti, itinerari da seguire per il fascino della storia che ha caratterizzato questa regione.Una cultura millenaria che tutt'ora è presente con testimonianze architettoniche che segnano il passaggio di popoli antichi e di grandi culture. Una delle regioni più piccole d'Italia custodisce intatte le tracce evidenti del suo passato.Perugia e tutte le altre città umbre riescono ad offrire ai visitatori un ricco patrimonio artistico e culturale, immerso in un paesaggio che affascina e che conserva ancora qualcosa di antico e si affanna a combattere l'industrializzazione e le brutture del progresso.L'Umbria è la regione dove le manifestazioni folkloristiche, le fiere e le feste tradizionali assumono un significato importantissimo: preservano le diversità, il localismo e le tradizioni che la civiltà globalizzata tende ad abbattere.
Assisi
Il Subasio è il "Monte di Assisi", perché Assisi e il suo monte vivono reciprocamente in una sorta di simbiosi che si tramanda sin dall'antichità e che, attraverso i secoli, si è rafforzata e radicata.L'intero centro storico di Assisi è compreso nel Parco e ne caratterizza le valenze naturali e storico-culturali.La città è costruita con la pietra rosa tratta dal suo monte ed il Subasio ha un equilibrio geomorfologico e una valenza faunistica e vegetazionale determinata, in primo luogo, dall'essere il monte da cui Assisi traeva ogni sua risorsa: dai materiali lapidei ai legnami ai prodotti del pascolo. Assisi, acropoli umbra e poi importante municipio romano, cominciò a delineare la sua struttura appunto su quella di città romana con i terrazzamenti del pendio, la piazza del Foro a cui facevano capo le vie principali e sulla quale si affaccia ancora il Tempio di Minerva. Sulle rovine degli edifici romani sorsero, nel primo medioevo i nuclei abitati entro la città murata.Dopo la caduta dell'Impero Romano subì i danni delle invasioni barbariche. Verso l'anno mille, grazie allo sviluppo dei movimenti monastici, in particolare dei Benedettini, e alla nuova condizione politica di Comune libero e indipendente, Assisi conobbe un periodo di prosperità e di ripresa economica e demografica.Nel 1182 nacque San Francesco, il cittadino assisiate più conosciuto nel mondo, che venne proclamato santo nel 1228, solo due anni dopo la sua morte. Da questo momento la storia della città entra di diritto nella storia d'Italia e del mondo e il movimento francescano avrà ben presto diffusione universale.Al Poverello d'Assisi sono dedicati molti monumenti ed opere d'arte che richiamano un gran numero di pellegrini e turisti da ogni parte del mondo. La Basilica di San Francesco, infatti, è uno scrigno di capolavori legati soprattutto al magistero pittorico di Cimabue, Giotto, Simone Martini e Pietro Lorenzetti.Il nome di Assisi è legato ad un'altra grande figura religiosa: Santa Chiara, fondatrice delle "Clarisse".Ma oltre l'attenzione per i monumenti tradizionalmente importanti ed affascinanti (la Basilica di S.Francesco, la Cattedrale di S.Rufino, S.Chiara, S.Pietro, S.Damiano, il Tempio di Minerva, l'Eremo delle Carceri) ad Assisi bisogna dedicare una passeggiata per le strade del centro storico. In ogni stagione, con il vento che rumoreggia in inverno, con i balconi fioriti, dai primi giorni di primavera fino all'estate inoltrata, tra i vicoli di Assisi si riscopre intatto l'ambiente medievale con le facciate tre-quattrocentesche di pietra rosa del Subasio, le brevi scalinate, i balconcini e ogni tanto uno scorcio sulla verde pianura sottostante.Papa Giovanni Paolo II ha eletto la Città di Assisi Capitale della Pace e del Dialogo. Inoltre, Assisi è stata dichiarata dall'Unesco Patrimonio Mondiale dell'Umanità.
Gubbio
I blocchi di calcare con cui è stata costruita Gubbio, danno al borgo l'appellativo di "città grigia": è il centro più antico dell'Umbria che ha conservato, sia negli edifici che nelle strade, il suo aspetto medievale.Degna cittadina dell'Umbria, Gubbio presenta un panorama tanto uniforme quanto sublime: un paesaggio ripetitivo ma comunque meraviglioso.Come Assisi, anche la storia di quest'altra città è strettamente legata alla figura di San Francesco ed in particolare all'incontro con il lupo. La Chiesa di San Francesco è il luogo in cui il lupo si rifugiò per trascorrere la notte ed è solo una delle cose che potrete visitare.Partendo da Piazza Grande, centro principale della città, un giro tra i monumenti, dal Palazzo dei Consolial Palazzo del Capitolo fino al Duomo ed alla Chiesa di Santa Maria dei Servi, vi permetteranno di conoscere la storia e le leggende di Gubbio.
Todi
Elegante città medievale, meta tra le più affascinanti dell'Umbria, Todi sorge austera e malinconica sulla cima di una collina che sovrasta la bellissima valle del Tevere.Passeggiando per le stradine di Todi, potrete lasciarvi catturare dall'incanto di una città in cui si respira ancora un'atmosfera d'altri tempi. In Piazza del Popolo, antica sede del foro romano, potrete visitare i principali monumenti di Todi: il Duomo, il Palazzo dei Priori, il Palazzo del Capitano ed il Palazzo del Popolo.Sempre in questa piazza, potrete alternare alla visita culturale piacevoli soste in qualche caffetteria o in una delle botteghe tipiche per acquistare i tessuti lavorati a mano.Da non dimenticare la tradizione vinicola di Todi: il vino è da sempre protagonista indiscusso della vita dei tuderti
Perugia
Capoluogo dell'omonima provincia e della regione Umbria.È una citta d'arte ricca di storia e monumenti, è un polo culturale ed economico della regione e meta di turisti e studenti. È sede, infatti, di due università: l'Università degli Studi, fondata nel 1308, e l'Università per Stranieri, la maggiore d'Italia.
Spoleto
Città con un nobile passato posta sul Colle di Sant'Elia, gode di una posizione privilegiata nell'alta Umbria. È una delle città più antiche dell'Umbria, già abitata fin dalla preistoria.Il suo nucleo fu fondato dagli Umbri verso il 1000 a.C., ma la fortuna per la città arrivò soltanto con l'Impero Romano quando, nel 241 a.C., divenne una colonia dell'Impero con il nome di Spoletium.Una gita a Spoleto dovrebbe comprendere anche una delle sagre dedicate ai prodotti tipici umbri: vino, olio, salumi e paste al tartufo, ma anche alcune serate musicali per il Festival dei Due Mondi, che si tiene ogni anno fra giugno e luglio.
Montefalco
Montefalco è situata in una posizione panoramica, dominante la pianura del Topino e del Clitunno. Per questa posizione favorevole è chiamata "la ringhiera dell'Umbria".Punto di riferimento della regione vinicola in cui si producono il Sagrantino di Montefalco e il Montefalco Rosso.
Il Bosco di San Francesco
Il Bosco di San Francesco (inaugurato a novembre 2011) è un'area molto grande di circa 64 ettari di terreno ed è il più importante restauro paesaggistico del F.A.I.È composto da terreni boschivi, campi coltivati, radure e alcuni importanti elementi architettonici, quali ad esempio il recupero del Ponte dei Galli, la Chiesa di Santa Croce, il restauro dell'affresco seicentesco raffigurante una croce senza il corpo di Cristo, i resti del Convento Benedettino e la Torre trecentesca.Il sito si presenta comune un paesaggio naturale da vivere fisicamente e spiritualmente in quanto ripercorre i luoghi in cui San Francesco si dedicava alla contemplazione e sancisce in modo inequivocabile l'intimo rapporto esistente fra essere umano e natura.All'interno di esso sono stati recuperati alcuni percorsi, altri invece tracciati ex novo come il sentiero che dalla Piazza Superiore della Basilica di San Francesco scende al Complesso di Santa Croce (attraverso la Selva di San Francesco) e pori risale la Valle del Teschio ritornando lungo la sponda opposta del torrente verso il mulino.Di estrema bellezza, inoltre, è l'opera di Land Art "Il Terzo Paradiso" dell'artista Michelangelo Pistoletto. L'opera, utilizzando lo spazio e gli elementi naturali come materiali specifici, spinge immediatamente il visitatore del Bosco ad un viaggio interiore in quanto quest'ultimo prende "silenziosamente" consapevolezza dell'armonia tra l'uomo e la nostra "Madre Terra".Il grande artista ha raffigurato "Il Terzo Paradiso" con la forma del segno matematico dell'infinito al quale si aggiunge un terzo cerchio per congiungere i due cerchi opposti significanti natura e artificio.Il simbolo dell'infinito è il riflesso dello spirito nel mondo creato, dell'incommensurabile e dell'indefinibile. Incita pertanto alla ricerca e alla scoperta della trascendenza. È una bella sfida il progetto del "Terzo Paradiso", in quanto obbliga necessariamente l'essere umano ad assumere una personale e diretta responsabilità e quindi un cambio di coscienza individuale per restituire vita alla "Terra".